In vista della Giornata internazionale della donna 2019, la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“I diritti delle donne sono diritti umani e la parità di genere è un valore fondamentale delle nostre società, sancito dai trattati in materia di diritti umani. Tuttavia, i progressi nello sviluppo dei diritti delle donne non sono stati immediati. Dobbiamo difendere l’uguaglianza di genere e contrastare ogni stagnazione nell’attuazione di questo principio.
I progressi già registrati nel campo della salute e dei diritti riproduttivi e sessuali sono stati strettamente associati ai diritti delle donne e hanno permesso loro di prendere decisioni autonome e consapevoli riguardo al proprio corpo, alla propria salute, alla propria sessualità e sulla decisione di avere figli. Gli Stati hanno l’obbligo di garantire alle donne un accesso economicamente sostenibile, sicuro e di buona qualità ai servizi di salute riproduttiva.
Ciononostante, molte donne in Europa continuano a subire rifiuti e violazioni dei propri diritti sessuali e riproduttivi. Alcuni Stati mantengono un quadro giuridico altamente restrittivo che impedisce o limita l’accesso delle donne ad un aborto sicuro e legale, o che ne rende illegale l’assistenza. Negli ultimi anni, alcuni Paesi hanno adottato leggi e politiche che ricorrono a disposizioni emanate precedentemente introducendo nuove condizioni per l’accesso ai servizi abortivi, come periodi di attesa e consulenze fuorvianti. Inoltre, in alcuni Paesi sono stati effettuati diversi tentativi, finora non andati a buon fine, per introdurre un divieto quasi totale dell’aborto."