In una Raccomandazione adottata oggi, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa invita gli Stati membri a prendere delle misure contro il commercio di beni utilizzati per la pena di morte, la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti.
Il Comitato esprime grande preoccupazione per il fatto che alcune apparecchiature e beni il cui unico utilizzo pratico è la tortura possano essere prodotti, promossi o commercializzati negli Stati membri del Consiglio d’Europa, anche in occasione di fiere commerciali europee o sui siti web di aziende europee o con sede in Europa.
Gli Stati membri sono pertanto invitati a rivedere regolarmente la loro legislazione e la loro pratica nazionali relative al commercio di beni intrinsecamente abusivi, nonché di beni che possono essere utilizzati impropriamente per la pena di morte, la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti, al fine di assicurare che siano conformi alle misure contenute nella Raccomandazione.
Questo testo riflette il fermo impegno del Consiglio d’Europa rispetto all’abolizione della pena di morte e l’obbligo dei suoi 47 Stati membri, tutti parti contraenti della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, di vietare la tortura e le pene o trattamenti inumani o degradanti.