Gli Stati membri del Consiglio d'Europa dovrebbero fornire ai giovani rifugiati un sostegno temporaneo aggiuntivo dopo i 18 anni per consentire loro di accedere ai propri diritti, afferma il Comitato dei Ministri in una raccomandazione adottata oggi sull'aiuto ai giovani rifugiati nella transizione verso l'età adulta.
La raccomandazione è stata adottata nel quadro più ampio del Piano d'azione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori rifugiati e migranti (2017-2019) e del suo programma "Gioventù per la democrazia".
Il Rappresentante speciale del Segretario generale per le migrazioni e i rifugiati, Tomáš Boček, ha dichiarato: "È nell'interesse di tutti rafforzare l'inclusione sociale dei giovani rifugiati per far sì che diventino membri attivi della società e contribuiscano al miglioramento della propria situazione e di quella delle comunità che li ospitano. Sono lieto di aver contribuito alla prima raccomandazione del Consiglio d'Europa per aiutare i giovani rifugiati nel passaggio all'età adulta. È un mezzo efficace per combattere la radicalizzazione e costruire società inclusive".
In questa raccomandazione, il Comitato dei Ministri esprime profonda preoccupazione per i giovani rifugiati, che rientrano tra le categorie più vulnerabili e che potrebbero essere vittime di continue violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Ciò è particolarmente difficile per coloro che sono non accompagnati o separati dai loro familiari, così come per le giovani donne rifugiate.