Indietro Tolleranza zero per la corruzione in seno all’APCE

Tolleranza zero per la corruzione in seno all’APCE

L’Assemblea intende trarre tutte le necessarie conseguenze, a qualsiasi livello, dalle conclusioni del rapporto del Gruppo di indagine sulle accuse di corruzione in seno all’APCE, “ad oggi incontestabili”, che si tratti di raccomandazioni volte a migliorare il suo quadro di funzionamento generale o a colmare le lacune nella trasparenza delle procedure parlamentari. Lo stesso vale per le conclusioni che mettono in causa il comportamento di alcuni membri o ex membri dell’Assemblea che sono stati in una situazione di conflitto di interessi e hanno violato le regole di condotta dell’Assemblea.

In una risoluzione adottata sulla base di un rapporto di Petra De Sutter (Belgio, SOC), l’Assemblea ha ricordato che non si aspettava che il Gruppo di indagine “fornisse prove giudiziarie di pratiche di corruzione di cui era venuto a conoscenza, tanto meno di eventuali illeciti penali” poiché “tale compito spetta alle autorità nazionali competenti”.

L’APCE invita i parlamenti nazionali e le rispettive delegazioni nazionali presso l’Assemblea, nonché i governi nazionali, “a prendere le misure necessarie in relazione ai casi menzionati e a presentare un rapporto all’Assemblea entro la fine del 2018”.

Invita inoltre i gruppi politici dell’Assemblea e dei parlamenti nazionali “a trarre le conseguenze delle accuse mosse contro i loro membri”, ricordando il “principio di responsabilità politica individuale, compresa la possibilità per i rappresentanti politici di dimettersi dal loro incarico”.

Sessione dell'Assemblea parlamentare Strasburgo 26 aprile 2018
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