La Bosnia-Erzegovina, che ha recentemente assunto la presidenza di turno del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, si impegnerà a intensificare la cooperazione tra il Consiglio d’Europa e l’OSCE, ha indicato il ministro bosniaco degli Affari esteri, Igor Crnadak, nel suo intervento davanti al Consiglio permanente dell’OSCE a Vienna. Il ministro Crnadak ha fatto osservare che il suo paese si troverà ad esercitare la presidenza in un contesto segnato dalla crisi all’interno e all’esterno dell’Ucraina, dalla lotta al terrorismo e dal fenomeno dei combattenti terroristi stranieri, dall’ascesa dell’islamofobia e dell’antisemitismo, e dall’aumento delle violazioni dei diritti umani. Tali sfide evidenziano la necessità di una più incisiva collaborazione tra il Consiglio d’Europa e l’OSCE, ha sottolineato.
“Abbiamo oggi l’occasione di rafforzare ulteriormente i tre pilastri del Consiglio d’Europa e dell’OSCE, la cui importanza è stata ampiamente dimostrata: la democrazia, i diritti umani e lo stato di diritto”, ha dichiarato Crnadak.
Le priorità della presidenza bosniaca riguarderanno la prevenzione della violenza sulle donne e della violenza domestica, la Convenzione culturale europea – e in particolare il cinema europeo –, la dimensione religiosa del dialogo interculturale e la politica del Consiglio d’Europa nei confronti delle regioni limitrofe. Crnadak ha inoltre indicato che la presidenza del suo paese intende agire in partenariato con la presidenza serba dell’OSCE su questioni quali l’inclusione sociale dei giovani, il diritto e l’accesso all’istruzione, la promozione dell’indipendenza della giustizia e la lotta alla criminalità informatica, ospitando un certo numero di riunioni congiunte, tra cui una conferenza sulla prevenzione della violenza sulle donne e della violenza domestica, mirante a lottare contro questo flagello, che si svolgerà il prossimo ottobre.
“Il rafforzamento della cooperazione con le regioni vicine è diventato una necessità per la sicurezza, la prosperità e la pace, sia in Europa che nei paesi limitrofi, ha sottolineato il ministro Crnadak. I valori fondamentali sono messi in discussione dagli atti di terrorismo, dalle guerre civili e dalle tragedie nel Mediterraneo, a cui assistiamo quasi ogni giorno. Occorre assolutamente affrontare tutte queste questioni”.