Una conferenza di alto livello sul “Monitoraggio dell’attuazione della Convenzione di Istanbul: nuove sinergie” si è tenuta il 20 ottobre 2015 a Sarajevo nel quadro della presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa della Bosnia-Erzegovina. La conferenza è stata aperta da Semiha Borovac, ministro dei Diritti umani e dei rifugiati della Bosnia-Erzegovina.
Il monitoraggio dell’attuazione della Convenzione di Istanbul è al centro dell’attenzione dall’entrata in vigore, circa un anno fa, il 1 agosto 2014, di questo innovativo strumento giuridico internazionale. L’applicazione effettiva di tale testo dipenderà ampiamente dalla volontà e dalla capacità dei governi di coordinare le azioni dei loro organismi responsabili della lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, come anche dalla buona cooperazione tra i governi e i parlamenti.
L’obiettivo della Conferenza è stato quello di avviare un processo di riflessione su nuove sinergie a diversi livelli: (i) a livello governativo, con gli organi di coordinamento ufficiali già stabiliti o nominati di recente; (ii) a livello parlamentare, con la partecipazione dei parlamentari al monitoraggio dell’attuazione della Convenzione di Istanbul; e (iii) a livello della società civile e delle istituzioni nazionali dei diritti umani.
La Conferenza ha consentito di condividere esperienze e know-how e di allacciare legami tra i partecipanti, in particolar modo i rappresentanti degli Stati che aderiscono alla Convenzione e dei paesi che prevedono di firmare la Convenzione, di ratificarla o di aderirvi.
Questo evento è stato particolarmente importante per la Bosnia-Erzegovina e per tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa, che abbiano già ratificato la Convenzione o che siano in procinto di farlo.
I partecipanti hanno avuto l’opportunità di condividere le esperienze degli Stati membri del Consiglio d’Europa in ambito di attuazione della Convenzione e del suo monitoraggio. Ne consegue che, sebbene la Convenzione sia entrata in vigore di recente, sono già stati compiuti progressi significativi.
Le presentazioni e i dibattiti hanno posto in evidenza la particolare importanza di un’azione coordinata, in conformità a quanto previsto dalla Convenzione, che chiede a tutti gli organismi competenti e a tutti gli attori, servizi, organizzazioni internazionali e organizzazioni non governative interessati di stabilire una cooperazione coordinata.
I partecipanti hanno inoltre menzionato le assemblee parlamentari, che devono svolgere un ruolo specifico, in diversi aspetti dell’attuazione e del monitoraggio della Convenzione. È importante che i parlamentari partecipino al lavoro degli organismi di coordinamento multidisciplinare formali creati negli Stati membri per coordinare, applicare, monitorare e valutare le politiche di prevenzione e di lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. La corretta attuazione della Convenzione e un monitoraggio di qualità esigono politiche integrate sensibili alla dimensione del genere e la raccolta dei dati sulla violenza.
Come in passato, è stato possibile constatare fino a che punto la società civile svolga un ruolo importante, grazie alla sua lunga tradizione di assistenza alla donne vittime di violenze familiari, che passa attraverso diverse forme di sostegno diretto e di lavoro con le vittime.
Inoltre, tutti i partecipanti hanno riconosciuto che la prevenzione della violenza è stato un elemento fondamentale di un approccio efficace all’elaborazione delle politiche.
La Presidente della Bosnia-Erzegovina del Comitato dei Ministri desidera ringraziare tutti i partecipanti, gli organizzatori e i coorganizzatori per il loro prezioso contributo ai risultati della Conferenza.