“Oggi la Serbia è un pilastro della stabilità regionale. Abbiamo fatto il massimo per creare un ambiente pacifico. Questo non significa, ovviamente, che tutte le difficoltà sono state superate, anzi: la regione è ancora fragile”, ha dichiarato Aleksandar Vučić, Primo ministro serbo, nel suo discorso dinanzi all’Assemblea.
In riferimento alla crisi dei migranti, il Primo ministro ha affermato di non capire “che alcuni si presentano come eroi” per aver accolto in due o tre giorni decine di migliaia di persone. “Non è così complicato per un paese organizzato. Anche su questo, mi sembra che la Serbia si differenzi poiché si rifiuta di adottare questo atteggiamento lamentoso. Desideriamo presentare un’Europa dal volto umano e, mi scuso di affermarlo qui, mi sembra che di fronte a queste persone siamo stati più europei di molti paesi dell’UE”, ha aggiunto.
Quanto all’integrazione europea, Vučić ha sottolineato che la Serbia è sulla strada verso l’adesione all’Unione europea. “Continuiamo a pensare che la migliore strada da seguire per il nostro popolo e per il nostro paese sia quella verso l’Europa. Dobbiamo rispondere a una domanda principale: che tipo di paese desideriamo lasciare ai nostri concittadini? La risposta è chiara, desideriamo creare un paese stabile, radicato nelle istanze europee, in particolar modo nell’UE. Questa è la strada che proponiamo di seguire”.
