Sessanta anni dopo l’adozione della Carta sociale europea, restano numerose sfide da affrontare, soprattutto in relazione al suo ancoraggio locale, ha sottolineato il Presidente del Congresso dei poteri locali e regionali, Leendert Verbeek, in vista dell’anniversario della Carta il 18 ottobre 2021.
Il 18 ottobre 1961, data di adozione della Carta sociale, fu un “momento di svolta per i paesi europei e per il diritto internazionale in generale”. Nuovi diritti centrali, come il diritto alla salute, a un alloggio e all’istruzione, furono riconosciuti come diritti fondamentali a livello europeo. Secondo il Presidente, “questo riconoscimento fu una tappa cruciale per il loro progresso nel continente europeo”.
Tuttavia, ha notato che l’attuazione della Carta sociale europea negli Stati membri rimane insoddisfacente e non omogenea, nonostante sfide sociali sempre più rilevanti. Pertanto, Leendert Verbeek ha affermato che la Carta sociale “deve ora sviluppare un efficace ancoraggio locale” e ci ha ricordato il ruolo cruciale e spesso sottovalutato dei poteri locali e regionali nella difesa dei diritti sociali. Al loro livello, “le comunità hanno tutte le risorse per essere in prima linea nella difesa dei diritti sociali”, che sono “diritti quotidiani”. Infatti, queste autorità sono spesso incaricate delle politiche sociali, anche le più urgenti, come è accaduto durante l’emergenza sanitaria. Inoltre, la loro vicinanza quotidiana con i cittadini permette di instaurare un dialogo tra i residenti e di sensibilizzare rispetto alle questioni dei diritti sociali.
“Il Congresso sostiene il Consiglio d’Europa e il Comitato europeo dei diritti sociali nella difesa e nella promozione di questi preziosi diritti”, ha concluso il Presidente Verbeek.
Dichiarazione del Presidente del Congresso sul 60esimo anniversario della Carta
Segui le celebrazioni per l'anniversario della Carta sociale europea a partire dalle 10.30 CETS di lunedì 18 ottobre - LIVE