Marija Pejčinović Burić, Segretaria generale del Consiglio d’Europa che riunisce 46 nazioni, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione:
“I piani per l’emendamento della legge sull’adesione alla Federazione russa, che saranno valutati dalla Duma di Stato russa, come anche quelli relativi a un referendum sull’annessione dei territori ucraini occupati sono deplorevoli e allarmanti.”
“Nel 2014, la Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa esaminò un progetto di legge che sarebbe potuto diventare la base per l’annessione della Crimea. La Commissione di Venezia concluse che il Progetto di legge violava i principi internazionali di integrità territoriale, sovranità nazionale, non interferenza negli affari interni di un altro Stato e pacta sunt servanda, in altre partole, il principio basato sul mantenimento delle promesse.”
“In un altro parere, la Commissione di Venezia riscontrava che le circostanze in Crimea non consentivano lo svolgimento di un referendum in linea con gli standard democratici europei. Tali conclusioni rimangono valide oggi, in relazione a tutti i territori occupati.”
“L’annessione del territorio di un altro Stato costituisce una violazione del diritto internazionale, in particolar modo della Carta delle Nazioni Unite. Chiedo alle autorità russe di ritirare questi piani immediatamente. L’integrità territoriale dell’Ucraina deve essere protetta.”