L’Unione europea ha ratificato oggi la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (STCE n. 210), nota come “Convenzione di Istanbul”. In una cerimonia tenutasi al Palais de l’Europe, in presenza della Segretaria generale Marija Pejčinović Burić, l’Ambasciatore Mårten Ehnberg, Rappresentante permanente della Svezia presso il Consiglio d’Europa (Presidenza in carica del Consiglio dell’Unione europea), e Helena Dalli, Commissaria europea per l’uguaglianza, hanno depositato lo strumento di approvazione.
“Questa giornata è un’occasione per celebrare, ma anche per riflettere sul lavoro che ci aspetta. Aderendo alla ‘Convenzione di Istanbul’ del Consiglio d’Europa, che costituisce il riferimento in materia di norme internazionali in questo ambito, l’UE conferma il ruolo centrale e l’importanza della Convenzione. L’UE conta 14 dei primi 20 paesi al mondo nella classifica della parità di genere. Ciononostante, circa il 22% delle donne nell’UE hanno subito violenze da parte di un partner intimo. Aderendo alla Convenzione, l’UE si dota di uno strumento importante per combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica”, ha dichiarato Paulina Brandberg, Ministra dell’Uguaglianza di genere e della Vita professionale svedese.
A oggi, il trattato è stato ratificato da 38 parti (37 Stati e l’Unione europea). È stato firmato da tutti gli Stati membri dell’UE e ratificato da 21 (Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna e Svezia).
“Affinché possiamo vivere in un’Unione europea giusta ed equa, le donne e le ragazze devono avere la possibilità di vivere al riparo dalla paura, dalla violenza e dall’insicurezza quotidiana. Con la ratifica della Convenzione di Istanbul, l’UE garantisce l’applicazione delle norme penali minime per combattere la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica in tutta l’Unione e invia il messaggio che la lotta contro queste forme di violenza è una priorità”, ha sottolineato la Commissaria Dalli.
Questo trattato storico apre la via all’istituzione di un quadro giuridico a livello paneuropeo al fine di proteggere le donne contro ogni forma di violenza ma anche di prevenire, perseguire ed eliminare la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. La Convenzione stabilisce inoltre uno specifico meccanismo di monitoraggio, il GREVIO, per garantire l’effettiva attuazione delle sue disposizioni.
“La Dichiarazione adottata in occasione del Vertice dei capi di Stato e di governo del Consiglio d’Europa a Reykjavik ha confermato il ruolo pionieristico del Consiglio d’Europa nella lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Con la ratifica da parte dell’Ucraina, del Regno Unito e della Repubblica di Moldova lo scorso anno e ora dell’Unione europea, non ho dubbi che questa tendenza positiva e questo circolo virtuoso continuino. Auspico che gli Stati membri dell’UE che non hanno ancora aderito alla Convenzione siano ora ispirati a farlo”, ha dichiarato la Segretaria generale Marija Pejčinović Burić.
La Convenzione entrerà in vigore per l’Unione europea il 1° ottobre 2023.
Testo della Convenzione di Istanbul