In occasione della Giornata internazionale della donna 2024, 8 marzo, la portavoce tematica del Congresso sull’uguaglianza di genere Eirini Dourou (Grecia, SOC/G/PD) ha rilasciato la dichiarazione seguente:
“In questa Giornata internazionale della donna, diamo eco ai principi di Reykjavik per la democrazia e chiediamo una partecipazione piena, equa e significativa alla vita politica e pubblica per tutti, in particolare per le donne e le ragazze. Non possiamo “ispirare l’inclusione” se le donne e le ragazze non sono rappresentate appieno nelle nostre istituzioni democratiche. Questa è una lotta comune che dobbiamo tutti portare avanti.
“In quanto autorità locali e regionali, abbiamo un ruolo chiave da svolgere nell’accelerare la carriera politica delle donne. Aiutarle a sviluppare le loro capacità e rafforzare la loro rappresentazione e la loro visibilità a livello regionale e nazionale è un modo sicuro per vederne aumentare il numero nei nostri parlamenti e governi.
Le giovani donne, in particolare, dovrebbero avere la possibilità di candidarsi alle elezioni locali ed essere sostenute a farlo, poiché sono ancora le meno rappresentate fra i dirigenti politici. In qualità di rappresentanti eletti a livello locale e regionale che hanno aperto la strada, dovremmo ora sostenere le giovani donne, guidarle e incoraggiarle a occupare lo spazio che meritano.
”Dobbiamo tutti fare di più per assicurare che in futuro tassi più elevati di donne nella politica locale non abbiano bisogno di essere celebrati in modo specifico, ma entrino invece a far parte della norma.”
Nel 2020, il Congresso ha adottato il rapporto sul tema “Lotta alla violenza sessista contro le donne in politica a livello locale e regionale” e ha elaborato una guida sulla prevenzione e la lotta contro il sessismo a livello locale in Ucraina, che da allora è stata adattata per fornire orientamenti alle donne e agli uomini nella politica locale in Georgia, Bosnia-Erzegovina e Kosovo*. Il tema della campagna della Giornata internazionale della donna 2024 è “Ispirare l’inclusione”.