Indietro Azerbaigian: rapporto del Comitato antiriciclaggio

Il Consiglio d’Europa chiede all’Azerbaigian di intraprendere misure per prevenire e combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo

In un rapporto pubblicato oggi, il Comitato antiriciclaggio del Consiglio d’Europa (MONEYVAL) chiede all’Azerbaigian di intensificare gli sforzi volti a migliorare il sistema di antiriciclaggio di capitali e la lotta contro il finanziamento del terrorismo. Per fare ciò, l’Azerbaigian deve colmare le lacune individuate e intraprendere misure efficaci per l’introduzione del reato di riciclaggio di capitale (ML).

Il rapporto presenta un’analisi dell’attuazione delle norme internazionali ed europee in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro/finanziamento del terrorismo (AML/CFT). I risultati sono riepilogati di seguito:

  • Il reato di finanziamento del terrorismo (FT) ora è ampiamente conforme alle norme internazionali e sono state ottenute condanne in questa area. Le significative lacune individuate nel quadro legislativo devono essere colmate in relazione al congelamento dei beni dei terroristi.
  • Sebbene siano state prese misure per consolidare le disposizioni legislative che regolano la confisca degli strumenti e dei proventi di reato, i beni ottenuti da reati che hanno generato proventi non sono stati ancora confiscati in maniera efficace.
  • L’unità d’informazione finanziaria (FIU) è un potente attore del sistema AML/CFT dell’Azerbaigian, tuttavia sono necessarie maggiori tutele per garantire che la FIU sia al riparo da influenze o interferenze.
  • Le forze dell’ordine non ricevono la formazione adeguata per condurre indagini finanziarie sui casi di ML/FT e la loro capacità di individuare, tracciare e sequestrare i proventi di reato è ridotta a causa di un accesso limitato alle informazioni finanziarie. Inoltre, le autorità doganali non sono tenute per legge a fermare o bloccare denaro in caso di sospetto di ML e FT e a segnalare i sospetti alla FIU.
  • Il quadro legislativo che prevede disposizioni preventive in materia di AML/CFT è ampiamente istituito. Sebbene gli istituti finanziari comprendano appieno i loro obblighi in materia di AML/CFT, esistono ancora difficoltà nell’identificazione dei beneficiari effettivi. Inoltre, ad eccezione delle banche, gli istituti finanziari effettuano poche segnalazioni di sospetto di ML e FT. In generale, è stato constatato che il settore non finanziario non applica in modo efficace le misure relative all’AML/CFT.
  • Maggiore attenzione è richiesta al quadro di supervisione in materia di AML/CFT sia per il settore finanziario sia per il settore non finanziario. Mancano ancora misure per impedire che i criminali detengano interessi o ricoprano funzioni di gestione all’interno degli istituti finanziari. Le sanzioni previste per eventuali violazioni commesse da istituti finanziari e dal settore non finanziario non sono efficaci, proporzionate o dissuasive.
  • Sebbene la cooperazione interna sia solida, manca un meccanismo superiore di coordinamento delle politiche a livello nazionale. Il quadro legislativo per garantire l’assistenza giudiziaria reciproca è solido, sebbene non sia stato possibile dimostrarne l’efficacia. La FIU e altre forze dell’ordine dispongono di canali protetti per lo scambio informale di informazioni con gli omologhi stranieri. Tuttavia, le attività in questo ambito restano limitate e dovrebbero essere potenziate.

MONEYVAL continuerà a supervisionare l’attuazione delle raccomandazioni da parte dell’Azerbaigian attraverso le sue normali procedure di monitoraggio. Il paese è tenuto a inviare un rapporto di monitoraggio entro dicembre 2016. All’Azerbaigian viene inoltre chiesto di inviare a dicembre 2015 un rapporto accelerato sulle misure intraprese per affrontare alcune lacune significative.

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Il Comitato di esperti per la valutazione delle misure di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (MONEYVAL) è un organo del Consiglio d’Europa incaricato di valutare la conformità delle norme internazionali con quelle europee in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Il Comitato formula raccomandazioni alle autorità nazionali. Attualmente sono 28 gli Stati membri del Consiglio d’Europa sottoposti alle procedure di valutazione del MONEYVAL, insieme a Israele, la Santa Sede (compreso lo Stato della Città del Vaticano) e le Dipendenze della Corona Britannica di Guernsey, Isola di Man e Jersey.

MONEYVAL Strasburgo 31 marzo 2015
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