Circa 300 partecipanti sono attesi alla conferenza che si svolgerà a Strasburgo dal 13 al 14 ottobre – aperta alla stampa – per valutare le gravi ripercussioni sulla libertà di espressione a seguito di eventi recenti, quali il feroce attacco contro i giornalisti di Charlie Hebdo a Parigi nel mese di gennaio. Figurano tra i partecipanti, ad esempio, l’avvocato di Charlie Hebdo, Richard Malka, giudici della Corte europea dei diritti dell’uomo, giudici nazionali, giornalisti e rappresentanti di organizzazioni per la difesa della libertà dei media, dei governi e di organizzazioni internazionali.
La conferenza si propone di valutare in quale misura l’Europa, nei suoi sforzi per contrastare i discorsi che fomentano l’odio, potrebbe essere indotta a scivolare verso la criminalizzazione della libertà di espressione ed esaminerà come combattere il terrorismo, nel rispetto della libertà di espressione online, e quali sono le implicazione per la libertà di espressione derivanti dalle attività di sorveglianza di massa.
La Piattaforma per la protezione del giornalismo e per la sicurezza dei giornalisti, una recente iniziativa del Consiglio d’Europa a sostegno della libertà di espressione, sarà valutata in quanto strumento destinato a promuovere un sistema di allerta e di segnalazione precoce delle minacce contro i giornalisti, con l’obiettivo di consentire misure preventive efficaci.
Interverranno alla sessione di apertura della conferenza, tra gli altri, Thorbjørn Jagland, Segretario generale del Consiglio d’Europa, Almir Šahović, Ambasciatore della Bosnia-Erzegovina presso il Consiglio d’Europa, Zühtü Arslan, Presidente della Corte costituzionale turca, Nils Muižnieks, Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, Rappresentante dell’OSCE per la libertà dei media, Christoph Strässer, Commissario del governo federale tedesco per i diritti umani e gli aiuti umanitari.
In concomitanza con la conferenza, sarà pubblicata una serie di 7 interviste su questioni riguardanti il diritto di espressione– quali le fonti giornalistiche, il discorso dell’odio, la diffamazione e il terrorismo. Quale è l’opinione del Commissario per i diritti umani, dei giudici attuali e degli ex giudici della Corte europea dei diritti dell’uomo e di altre personalità riguardo a una delle principali questioni attuali – la libertà di espressione. Come conciliare i diritti e le libertà con i problemi legati alla sicurezza? Quali sono i principi più importanti che devono essere difesi?