Il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa pubblica oggi il suo Rapporto di valutazione del quarto ciclo sulla Bulgaria, incentrato sulla prevenzione della corruzione di parlamentari, giudici e pubblici ministeri.
Il GRECO conclude che la Bulgaria dispone nell’insieme di un quadro legislativo relativamente solido e di numerosi istituzioni e strumenti volti a dissuadere qualsiasi atto di corruzione. Tuttavia, nonostante una regolamentazione complessa e l’abbondanza di strumenti di comunicazione e di organismi di sorveglianza, l’effetto cumulativo desiderato o i cambiamenti qualitativi degli sforzi di prevenzione della corruzione si fanno ancora attendere. Le verifiche, quando effettuate, sono superficiali e, in assenza di qualsiasi controllo minuzioso e di risultati percettibili in materia di individuazione e di repressione degli atti contrari alle disposizioni legislative sui conflitti d’interesse e sulle dichiarazioni patrimoniali, la trasparenza è percepita come pura forma dal pubblico che fa fatica a dare nuovamente fiducia a queste tre istituzioni e in particolar modo ai giudici.
Secondo il GRECO, è fondamentale procedere a valutazioni indipendenti dell’efficienza dei sistemi di comunicazione e di contestazione dei conflitti d’interesse, della dichiarazione/controllo del patrimonio e del loro impatto sulla prevenzione e l’individuazione della corruzione tra i deputati, i giudici e i pubblici ministeri, in modo tale da poter procedere alle azioni correttive necessarie. (segue...)
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La Bulgaria e il Consiglio d'Europa