In merito alla nuova legislazione russa che conferisce alla Corte costituzionale la competenza di esaminare i potenziali conflitti tra le sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo e la Costituzione russa, il Segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, ricorda che secondo l’articolo 46 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa si impegnano a conformarsi alle sentenze definitive della Corte di Strasburgo.
Il Segretario generale ha sottolineato che “spetta alla Corte costituzionale russa garantire il rispetto della Convenzione se chiamata a intervenire in applicazione delle nuove disposizioni. Il Consiglio d’Europa potrà valutare il rispetto degli obblighi da parte della Russia solo qualora si presenti un caso specifico. La compatibilità delle sentenze di Strasburgo con le costituzioni nazionali è stata esaminata in altri Stati membri”. “Finora, i paesi sono sempre riusciti a trovare una soluzione conforme alla Convenzione. Questo dovrebbe essere possibile anche in Russia”, ha aggiunto.