La Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) ha pubblicato oggi i rapporti su Regno Unito, Turchia e Armenia.
Nel Regno Unito, gli esperti della lotta contro il razzismo del Consiglio d’Europa hanno accolto con favore l’entrata in vigore della legge sull’uguaglianza del 2010, nonché il nuovo piano d’azione del governo sui crimini legati all’odio e i notevoli sforzi volti a promuovere i diritti delle persone LGBT, che hanno portato a un significativo cambiamento di mentalità. Allo stesso tempo, la commissione ha riscontrato elementi di forte intolleranza nel discorso politico del Regno Unito, soprattutto in relazione all’immigrazione, un elevato numero di episodi di razzismo violento, compreso un forte aumento della violenza contro i musulmani, e livelli record di episodi di antisemitismo. Christian Ahlund, Presidente dell’ECRI, ha dichiarato: “Il referendum sulla Brexit sembra aver portato a un ulteriore aumento della xenofobia e per questo è ancora più importante che le autorità britanniche assegnino la massima priorità all’attuazione delle azioni riportate nel nostro rapporto”.
In Turchia, l’ECRI ha riscontrato positivi cambiamenti a livello istituzionale, come l’istituzione del difensore civico e dell’autorità per i diritti umani e per l’uguaglianza nel 2016. Le autorità hanno emanato una legislazione antidiscriminazione completa, hanno lanciato una strategia nazionale per i Rom e una politica di "porte aperte" per i rifugiati siriani, che comprende anche il rilascio di permessi di lavoro. Tuttavia, l’ECRI esprime preoccupazione per il deterioramento delle condizioni dei gruppi vulnerabili come i rifugiati, i curdi, i Rom e le persone LGBT. Il ricorso al discorso dell’odio, anche da parte di rappresentanti di Stato di alto livello, è in aumento in Turchia e molto spesso rimane impunito. Nonostante gli sforzi considerevoli, almeno 400.000 bambini rifugiati non hanno accesso all’istruzione e alla fine del 2015 solo 7.400 rifugiati avevano ricevuto il permesso di lavoro.
L’Armenia ha dimostrato determinazione nella lotta contro il razzismo e l’intolleranza attraverso l’integrazione dei rifugiati e il sostegno delle minoranze etniche. L’ECRI ha accolto con favore gli sforzi delle autorità armene volti a rivedere il Codice penale e a elaborare una legislazione antidiscriminazione completa, a integrare un importante flusso di rifugiati dalla Siria e ad aumentare il sostegno economico per le minoranze etniche. Tuttavia, le numerose lacune legislative che impediscono di combattere in modo adeguato il razzismo e la discriminazione, la diffusione del discorso dell’odio e della violenza e le carenze in ambito istituzionale rimangono fonte di preoccupazione.
Oggi, l’ECRI ha pubblicato anche la sua conclusione sull’attuazione di specifiche raccomandazioni prioritarie da parte di Malta.