Una nuova serie di raccomandazioni agli Stati membri del Consiglio d’Europa, relative al prelievo di materiali biologici, alla loro conservazione e al loro utilizzo per scopi di ricerca, è stata adottata ieri dal Comitato dei Ministri.
Tiene conto dei nuovi sviluppi in materia di biobanche, come la diversità crescente dell’origine del materiale biologico conservato nelle raccolte, la difficoltà a garantire il carattere non identificabile dei campioni, il numero sempre più elevato di ricerche che vertono su materiale proveniente da diverse raccolte e l’importanza delle ricerche condotte su materiali biologici prelevati su persone che non sono in grado di fornire il proprio consenso.
Il nuovo strumento giuridico riconosce che la ricerca biomedica sui materiali biologici di origine umana rappresenta un valido strumento per il miglioramento della salute umana e dei sistemi sanitari, mentre lo sviluppo delle raccolte e i flussi transfrontalieri di materiali biologici sono in aumento. Tuttavia, ciò solleva degli interrogativi sui rischi per la vita privata delle persone interessate e per l’autonomia che hanno sui propri materiali biologici dopo il prelievo. (segue...)