Il Segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, è stato informato dalle autorità turche che la Turchia darà notifica della deroga alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo ai sensi dell’Articolo 15 della Convenzione.
La possibilità di deroga è prevista dall’Articolo 15 della Convenzione nei casi in cui una situazione di emergenza pubblica rappresenti una minaccia per la vita di una nazione; in passato è stata utilizzata da altri Stati membri e più recentemente da Francia e Ucraina.
Non sono previste deroghe agli articoli seguenti: Articolo 2 (diritto alla vita), Articolo 3 (proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti), Articolo 4 paragrafo 1 (proibizione della schiavitù), Articolo 7 (nulla poena sine lege).
È importante notare che la Convenzione europea dei diritti dell’uomo continuerà a essere in vigore in Turchia. Laddove il governo cerchi di invocare l’Articolo 15 per ottenere la deroga alla Convenzione in singoli casi, la Corte europea dei diritti dell’uomo deciderà se la richiesta è conforme ai criteri stabiliti dalla Convenzione, in particolar modo i criteri di proporzionalità della misura presa.
Il governo turco informerà il Segretario generale circa le misure prese.