Il Comitato della convenzione sulla criminalità informatica, che rappresenta le parti che aderiscono alla Convenzione di Budapest sulla criminalità informatica, ha adottato oggi una Nota orientativa per agevolare l’azione della giustizia penale contro le interferenze nelle elezioni mediante computer.
Le interferenze nelle elezioni attraverso attività informatiche malevole contro computer e dati utilizzati nelle elezioni e nelle campagne elettorali minano la possibilità di avere elezioni libere, eque e trasparenti nonché la fiducia nella democrazia. Si tratta di una minaccia crescente e spesso è associata a campagne di disinformazione, come accade soprattutto dal 2016.
Le parti che aderiscono alla Convenzione di Budapest sulla criminalità informatica concordano sul fatto che occorre intraprendere ulteriori sforzi per perseguire tali interferenze laddove costituiscono un reato penale: “un’efficace risposta della giustizia penale potrebbe scoraggiare le interferenze e rassicurare l’elettorato rispetto all’utilizzo delle tecnologie di informazione e comunicazione nelle elezioni”.
La Nota orientativa, pertanto, illustra gli strumenti forniti dalla Convenzione di Budapest per indagare e perseguire questi aspetti delle interferenze nelle elezioni.
Questa nota orientativa sottolinea ancora una volta che la Convenzione di Budapest del Consiglio d’Europa rimane l’accordo internazionale più rilevante sulla criminalità informatica e sulle prove elettroniche per affrontare le minacce attuali ai diritti umani, alla democrazia e allo Stato di diritto nello spazio informatico.
La futura Conferenza Octopus, che si terrà dal 20 al 22 novembre 2019, sarà un’ulteriore opportunità di verifica successiva.
