Indietro Massacro alla sede di “Charlie Hebdo”: un attacco alla società democratica e ai valori europei

Su invito del Presidente Hollande e del governo francese, il Segretario generale del consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, ha partecipato alla manifestazione popolare di commemorazione a Parigi (Place de la République, ore 15), a seguito dell’attentato omicida a Charlie Hebdo.

Il Segretario generale ha accettato l’invito in qualità di principale rappresentante della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che tutela le libertà fondamentali in Europa. L’articolo 10 della Convenzione garantisce la libertà di espressione, compresa la libertà dei media.

Dichiarazione di Thorbjørn Jagland, Segretario generale del Consiglio d’Europa:

“Sono sconvolto e profondamente rattristato dall’ignobile attacco di oggi perpetrato contro persone innocenti nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi.

Questo attentato terroristico è stato chiaramente concepito per colpire giornalisti e minare la libertà d’espressione. È un attacco vergognoso ai nostri valori democratici ed europei. Si tratta di un altro esempio della minacciosa radicalizzazione delle nostre società cui dobbiamo assolutamente porre resistenza.

I Governi europei e le istituzioni, tra cui il Consiglio d’Europa, devono intraprendere ogni azione volta a proteggere al meglio i giornalisti e la libertà dei media in futuro.

Desidero porgere le mie più sentite condoglianze al popolo francese e, in particolare, ai familiari e agli amici delle vittime”.

Il Consiglio d’Europa terrà, venerdì 9 gennaio alle ore 10:30, una cerimonia commemorativa in onore delle vittime nello spazio antistante il Palais de l'Europe.

 

Dichiarazione di Anne Brasseur, Presidente dell’Assemblea parlamentare:

"Sono fortemente turbata dall'attentato terroristico che oggi a Parigi ha colpito la sede di Charlie Hebdo", ha affermato Anne Brasseur, Presidente dell’APCE.
"I miei pensieri sono rivolti alle vittime di questo terribile attentato e soprattutto alle famiglie dei defunti - giornalisti e agenti di polizia. Mi auguro che gli assassini vengano portati rapidamente dinanzi alla giustizia".

"Anche se le informazioni a disposizione non sono complete, non vi è dubbio che si tratta di un attacco contro la libertà d’espressione, uno dei valori fondamentali difesi dal Consiglio di Europa".

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Strasburgo 7 gennaio 2015
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