“Il rispetto per i diritti umani ha subito un serio deterioramento negli ultimi mesi in Turchia nell’ambito della lotta del paese contro il terrorismo” ha affermato Nils Muižnieks, Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa al termine di una visita di nove giorni a Istanbul, Diyarbakir e Ankara. Nel corso della visita sono state affrontate tematiche quali l’equilibrio tra sicurezza e diritti umani nella parte sudorientale del paese, la libertà di espressione e l’amministrazione della giustizia.
Ricordando che la Turchia ha il diritto e il dovere di combattere il terrorismo, il Commissario ha condannato senza riserve tutte le azioni terroristiche e la violenza contro i cittadini turchi e lo Stato turco, comprese quelle compiute dal PKK e Daesh. “Tuttavia, in questa lotta, la Turchia deve evitare di allontanarsi dai diritti umani e dai principi dello Stato di diritto poiché ciò agirebbe essenzialmente nell’interesse di queste stesse organizzazioni”.
La caratteristica più evidente delle operazioni anti-terrorismo dal mese di agosto 2015 è costituita dal continuo, indefinito e sempre più lungo coprifuoco imposto in distretti o intere città della Turchia sudorientale. “Ho seri dubbi sulla legalità di una simile restrizione, si tratta di una questione che deve essere ancora esaminata dalla Commissione di Venezia, dalla Corte costituzionale turca e dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Una decisione amministrativa basata su una legge che non menziona nemmeno la parola “coprifuoco” è una base molto debole su cui imporre restrizioni così drastiche dei diritti umani fondamentali, per una vasta popolazione e per mesi interi”. (segue...)