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Il Segretario generale del Consiglio d’Europa esorta la Siria a rispettare il piano di pace
Il Segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjørn Jagland, ha oggi rilasciato la seguente dichiarazione: "L'attacco da parte delle forze siriane a un campo profughi sul territorio turco rappresenta una flagrante violazione del diritto internazionale.
Desta preoccupazione il fatto che il regime siriano abbia deciso di intensificare ulteriormente il conflitto proprio in un momento in cui la comunità internazionale sta moltiplicando gli sforzi per raggiungere una soluzione politica pacifica.
Il Presidente al-Assad deve collaborare con l'inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, per l'applicazione immediata, totale e incondizionata del piano di pace".
Si consulti anche: Situazione in Siria - Dichiarazione congiunta del Presidente dell'APCE e del Presidente della Commissione Affari politici
Centro Nord-Sud: il ruolo delle donne nella primavera araba
"La questione della partecipazione è legata al principio fondamentale dell'uguaglianza tra donne e uomini", ha affermato oggi, Maud de Boer-Buquicchio, Vice Segretario generale, durante la cerimonia di apertura. "Noi tutti abbiamo visto immagini di donne scese in piazza per chiedere un cambiamento, ha continuato la Sig.ra Buquicchio, ma stare a guardare non basta. Dobbiamo dimostrare nei prossimi due giorni che abbiamo anche ascoltato e capito i loro messaggi, e che siamo al loro fianco".
Il Ministro italiano degli Affari esteri, Franco Frattini, il Presidente del Centro Nord-Sud, Deborah Bergamini, il Presidente dell'APCE, Mevlüt Çavuşoğlu, l'Alto Rappresentante per l'alleanza delle civiltà, Jorge Sampaio, il Ministro italiano per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, e il Presidente della Delegazione parlamentare italiana presso l'APCE, Luigi Vitali, sono stati tra i primi oratori a prendere la parola.
L'evento si tiene presso la Sala del Mappamondo del Parlamento italiano, a Palazzo Montecitorio. Per due giorni i partecipanti analizzeranno il ruolo delle donne quali attrici del cambiamento politico e economico nell'ambito della Primavera araba. Sarà dedicata particolare attenzione ai media e al loro contributo al fine di promuovere l'azione delle donne, con la partecipazione di giornalisti, blogger, registi e rappresentanti del settore. L'attivista libica Huda El Abdelaziz Muhamed ha delineato oggi il nuovo contesto di cambiamenti democratici dopo la caduta della dittatura.
Il Consiglio d'Europa rafforza la sua presenza in Tunisia
"La storia dell'Europa è fortemente influenzata dall'interazione di culture e civiltà delle due sponde del Mediterraneo: in quanto europei, abbiamo la responsabilità di sostenere tale processo", ha sottolineato Gabriella Bataini Dragroni.
Sono stati organizzati incontri ad alto livello con il Ministro degli Affari esteri, Rafik Abdessalem, il Presidente dell'Assemblea nazionale costituente, Mustapha Ben Jaafar, il Ministro per i diritti umani e la giustizia di transizione, Samir Dilou, e con il Segretario di Stato agli Affari europei, Touhami Abdouli.
La Vice Segretario generale inaugurerà inoltre il primo corso della Scuola di Studi politici in Tunisia. (segue...)
"La stagione araba: dal cambiamento alle sfide" al Forum di Lisbona
Le discussioni verteranno sulla promozione dello stato di diritto attraverso riforme costituzionali e del sistema giudiziario, sul ruolo dei social media riguardo alla libertà di espressione, sulle sfide della democrazia locale e sui diritti delle donne.
Tra gli oratori principali figurano Deborah Bergamini, Presidente del Comitato esecutivo del Centro Nord-Sud, Jorge Sampaio, Presidente del Forum di Lisbona e Alto rappresentante dell'ONU per l'Alleanza delle civiltà, la Principessa Rym Ali di Giordania, e Gianni Buquicchio, Presidente della Commissione di Venezia.
Il programma, organizzato di concerto con l'Alleanza delle civiltà, l'Aga Khan Development Network e il Ministero degli Affari Esteri del Portogallo, è finanziato dall'Unione europea nell'ambito del progetto "Rafforzare le riforme democratiche nel vicinato meridionale".
Dal 1994, il Forum di Lisbona è una piattaforma per il dialogo e la condivisione di esperienze, conoscenze e migliori pratiche tra l'Europa e il resto del mondo, incluso il Medio Oriente, l'Africa e i paesi della sponda Sud del Mediterraneo.
Tunisia: il Consiglio d'Europa incoraggia la riforma costituzionale
I Presidenti Panariti e Mignon hanno espresso soddisfazione per l'annuncio della prossima vasta consultazione della società civile sulla bozza della Costituzione. "Ci auguriamo che in tal modo tutti avranno la possibilità di far sentire le loro opinioni, in particolare i difensori dei diritti umani". Il Consiglio d'Europa, hanno sottolineato, continuerà a fornire competenze, attraverso i suoi vari strumenti e organismi, per fornire assistenza non soltanto nella messa a punto della bozza di Costituzione, ma anche per le tappe importanti che seguiranno la sua adozione. "In quest'ottica, auspichiamo una prossima conclusione dell'accordo sull'istituzione di un ufficio del Consiglio d'Europa in Tunisia", hanno aggiunto. (segue...)
APCE condanna i "crimini contro l'umanità" in Siria
In una risoluzione basata su un rapporto di Giacomo Santini (Italia, PPE/DC), l'Assemblea ha qualificato la situazione umanitaria come "sempre più critica" per i siriani che hanno dovuto abbandonare le loro case, 1,2 milioni secondo le stime, dei quali circa 300 000i sono rifugiati nei paesi vicini. L'assenza di cibo, di prodotti per l'igiene e di strutture di accoglienza dà origine ad una situazione "drammatica" nei campi profughi, ha indicato. (segue...)
Scambio di opinioni tra il Congresso e il Parlamento del Marocco
Al centro dei colloqui numerose questioni di interesse comune, in particolare il progetto di regionalizzazione del paese, nonché le elezioni che si terranno in seguito all'adozione della legge. In virtù della sua importanza, l'adozione di quest'ultima è prevista entro la primavera del 2013. I partecipanti hanno accolto con favore la cooperazione con il Congresso del Consiglio d'Europa, esprimendo vivo interesse per l'esperienza europea in materia di democrazia locale e regionale, sottolineando al contempo la volontà di portare avanti un progetto che prenda in debita considerazione la situazione specifica del Marocco. Nella prospettiva dell'adozione della legge sulla regionalizzazione avanzata, la prossima primavera, il Congresso continuerà il dialogo con le autorità marocchine. (segue...)
“La Tunisia non è Kandahar”, afferma Mustapha Ben Jaafar, Presidente dell’Assemblea costituente tunisina
"I media in Tunisia pongono in risalto degli eventi isolati, ripresi dai media occidentali, e in questo modo si può avere l'impressione che la Tunisia sia Kandahar, il che è lontano dalla realtà", ha affermato. Ha inoltre espresso profondo apprezzamento per il rapporto dell'APCE sulla transizione politica in Tunisia (Doc. 12949) presentato dall'On. Anne Brasseur (Lussemburgo, ALDE), indicando con soddisfazione che è basato su un'analisi effettuata nel paese.
Riguardo alle critiche secondo le quali le violenze commesse dai salifisti sono state trattate con troppa indulgenza, Ben Jaafar ha risposto che numerosi membri dell'Assemblea costituente tunisina sono stati vittime di oppressione sotto il vecchio regime, che aveva represso duramente l'estremismo. L'attuale governo provvisorio, ha spiegato, ricerca "il dialogo e il consenso tra tutte le fazioni, e la storia ci insegna che è questa la strada migliore". Il Presidente ha aggiunto che le donne nella società tunisina godranno di libertà e di uguaglianza e che il paese si è impegnato a rispettare i loro diritti.
Ha tuttavia lanciato un monito, ricordando che: "Siamo in una fase post rivoluzionaria", e sottolineando le tensioni economiche che deve affrontare il paese, tra cui in particolare il crollo del turismo e la disoccupazione. Ha aggiunto che l'immigrazione clandestina, che "costituisce una costante preoccupazione per noi e per voi" deve essere contrastata in modo positivo ed esaminata tra i paesi del Nord e quelli del Sud del Mediterraneo. Ha infine affermato che "la rivoluzione tunisina ha dimostrato che non esiste una contraddizione tra l'Islam e la democrazia".
L’Assemblea accoglie con favore la transizione in Egitto, ma segnala “ostacoli reali per la democrazia”
Tali ostacoli riguardano in particolare lo scioglimento del Parlamento, i cambiamenti costituzionali ad opera del Consiglio supremo delle forze armate (che ha concesso il potere legislativo all'esercito e tolto al Presidente i poteri in materia di bilancio, di politica estera e di difesa), e la discutibile indipendenza e imparzialità della Corte costituzionale.
Il testo adottato, basato sulle proposte di Jean-Charles Gardetto (Monaco, PPE/DC), segnala che fra le sfide fondamentali figurano altresì la questione dell'equilibrio dei poteri, in particolare in che modo l'esercito condividerà i poteri con il presidente, e quale sarà il ruolo delle donne o delle minoranze religiose. (segue...)
Una delegazione dell’Assemblea in visita in Tunisia dopo le elezioni
L'obiettivo della visita è di esaminare le possibilità di rafforzare le relazioni istituzionali tra l'APCE e la nuova Assemblea Nazionale Costiutente, nonché con altre istituzioni e partner tunisini, in seguito alle elezioni del 23 ottobre 2011. (segue...)
L’Assemblea osserverà le elezioni legislative in Marocco
La delegazione incontrerà in particolare i rappresentanti dei gruppi parlamentari, il Segretario generale del Ministero dell'Interno, incaricato dell'amministrazione elettorale, il Presidente del Consiglio nazionale dei diritti umani, come pure alcuni rappresentanti della società civile, dei media e dei partiti politici non rappresentati in Parlamento.
Il 25 novembre, la delegazione sarà presente in tutto il paese, al fine di osservare lo svolgimento della votazione nei seggi elettorali. (segue...)
La delegazione di osservatori si congratula con i cittadini tunisini per non aver mancato all’appuntamento con la storia
"La delegazione dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (APCE) si congratula con i cittadini tunisini per aver reso possibile questo appuntamento con la storia. Per la prima volta, essi hanno eletto liberamente la loro Assemblea nazionale costituente, gettando le basi della loro democrazia. I cittadini hanno così trasformato la dinamica della Rivoluzione in un'istituzione legale e legittima, ponendosi da esempio per tutta la regione.
La delegazione dell'APCE ringrazia le autorità di transizione tunisine per aver garantito la libera espressione dei cittadini e si è complimentata per l'impegno profuso. Il giorno dell'elezione si è svolto in un clima tranquillo e pacifico. Il popolo tunisino ha espresso la propria volontà liberamente e dignitosamente". (segue...)
Visita in Egitto dei relatori dell’Assemblea parlamentare
La visita dovrebbe permettere ai relatori di raccogliere alcune informazioni sulla situazione politica del paese alla vigilia delle elezioni legislative, allo scopo di intensificare ed ampliare la cooperazione tra l'Egitto ed il Consiglio d'Europa, anche attraverso lo status di Partner per la democrazia recentemente creato dall'APCE per i parlamenti delle regioni vicine. Lo status è stato già concesso al Parlamento del Marocco, l'Assemblea dovrebbe dunque pronunciarsi sul conferimento di tale titolo al Consiglio nazionale palestinese, il 4 ottobre a Strasburgo. (segue...)
Rivoluzione democratica in Tunisia: formazione per il corretto svolgimento delle elezioni
Giudici ed avvocati tunisini arbitreranno gli eventuali contenziosi elettorali causati da questioni come la validità delle candidature, il non rispetto dell'imparzialità dei media e la contestazione dei risultati elettorali. Le loro azioni incideranno sulla transizione del paese verso la democrazia, dato che spetterà ai giudici pronunciarsi in ultima analisi sul carattere libero ed equo delle elezioni.
Gli esperti della Commissione di Venezia, l'organo consultivo del Consiglio d'Europa per le questioni costituzionali, si recheranno in Tunisia al fine di fornire agli osservatori internazionali i loro ultimi consigli prima delle elezioni. Su invito del Foro tunisino, la Commissione di Venezia organizza, dal 19 al 23 settembre, un seminario di formazione sul contenzioso elettorale in vista dell'elezione dell'Assemblea nazionale costituente prevista per il 23 ottobre 2011. Il seminario tratta della gestione di eventuali controversie riguardanti la validità delle candidature, il rispetto delle regole della campagna elettorale e i risultati dell'elezione.
Gli esperti della Commissione di Venezia torneranno in Tunisia dal 20 al 25 ottobre 2011, per fornire consulenza giuridica a 40 membri dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (APCE) presenti in loco per osservare le elezioni dell'Assemblea costituente tunisina del 23 ottobre 2011.
L'Assemblea parlamentare effettua una missione pre-elettorale in Tunisia
Rafforzare la democrazia in Tunisia: copertura mediatica imparziale ed equilibrata delle elezioni
Il programma ha inoltre permesso ai partecipanti di incontrare giornalisti tedeschi e francesi, nonché il Segretario Generale e altri rappresentanti del Consiglio d'Europa e degli enti locali. La formazione è stata finanziata dal governo olandese.
Un relatore dell’Assemblea parlamentare in visita informativa in Marocco
Il 21 giugno 2011, il Parlamento del Marocco è stato il primo parlamento a beneficiare dello status di partner per la democrazia istituito nel 2012 dall'APCE, al fine di rafforzare la cooperazione istituzionale con i parlamenti degli Stati non membri delle regioni vicine. (segue...)
Sostenere le riforme giudiziarie nei paesi del vicinato meridionale: cooperazione con la Tunisia
Nell'ambito del programma congiunto del Consiglio d'Europa e dell'Unione europea "Potenziare la riforma democratica nei paesi del vicinato meridionale", la cooperazione tra la Commissione europea per l'efficacia della giustizia (CEPEJ) e la Tunisia entra nella prima fase operativa.
Un gruppo di esperti della CEPEJ si è recato a Tunisi dal 19 al 21 novembre 2012 per incontrare funzionari del Ministero della Giustizia e rappresentanti del settore giudiziario. Un rapporto sul funzionamento del sistema giudiziario tunisino sarà presentato a gennaio 2013 e comprenderà una lista di attività di cooperazione da attuare nel quadro del programma per migliorare la qualità e l'efficienza dei servizi giudiziari.