Indietro L’ECRI preoccupato per il trattamento delle minoranze in Crimea e altrove

ECRI

In una dichiarazione on-line, la Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) del Consiglio d’Europa ha espresso la propria preoccupazione per le presunte gravi intimidazioni e discriminazioni contro gli ucrainofoni e i Tatari nella regione della Crimea, attualmente sotto il controllo de facto della Federazione russa. 

L’ECRI, non accettando la legittimità dell’annessione da parte della Federazione russa della regione, esorta le autorità russe ad assicurare la protezione degli ucrainofoni e dei Tatari in Crimea. 

L’ECRI ha inoltre invitato le autorità ucraine a opporsi fermamente a qualsiasi discriminazione contro i russofoni e gli altri gruppi presenti nel paese. 

L’ECRI è un organo del Consiglio d’Europa per la difesa e la promozione dei diritti umani, composto da esperti indipendenti, che analizza i problemi inerenti al razzismo, alla discriminazione fondata sull’origine etnica, il colore, la nazionalità, la religione e la lingua, alla xenofobia, all’antisemitismo e all’intolleranza, elabora dei rapporti e rivolge raccomandazioni agli Stati membri. 

Per maggiori informazioni sull’ECRI: www.coe.int/ecri

Dichiarazione

Consultare anche:
L'Ucraina e il Consiglio d'Europa

Strasburgo 28/03/2014
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