In un intervento dinanzi l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, il ministro degli Esteri Sebastian Kurz ha presentato il lavoro svolto sotto la presidenza austriaca, tra cui la lotta contro la corruzione e gli sforzi per aumentare il numero di ratifiche della Convenzione del Consiglio d'Europa per la lotta contro la violenza nei confronti delle donne. Ha altresì ricordato la crisi in Crimea.
Evidenziando le future sfide da affrontare, il ministro si è detto soddisfatto dell'istituzione del Gruppo internazionale di esperti del Consiglio d'Europa per monitorare le indagini giudiziarie sui violenti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine dalla fine dello scorso novembre.
Ha sottolineato la cooperazione tra il Consiglio d'Europa e l'OSCE nel rispondere alla crisi e l'importanza delle proposte di riforma costituzionale in Ucraina, ricordando inoltre ai delegati che il trattamento dei Tartari e di altre minoranze in Crimea è "motivo di preoccupazione", a seguito della visita lo scorso mese da parte degli esperti del Consiglio d'Europa per le minoranze nazionali.
"La Russia ha ripetutamente utilizzato la scusa che le minoranze non sono trattate adeguatamente per intraprendere azioni", ha affermato il ministro, sottolineando anche che il Consiglio d'Europa ha rivolto "un chiaro appello" affinché la Russia apra un dialogo diretto e spera "che tale appello non verrà ignorato".
Concludendo, il ministro degli Esteri ha riferito ai delegati riuniti che il 65° anniversario del Consiglio d'Europa, che si festeggerà il prossimo mese a Vienna, potrebbe far pensare "alla pensione" ma "i recenti eventi mostrano come sia importante il Consiglio d'Europa".
Discorso [de]
Video del discorso
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L'Austria e il Consiglio d'Europa