Indietro Uno sguardo nuovo sulla deportazione degli italiani ad Auschwitz

Uno sguardo nuovo sulla deportazione degli italiani ad Auschwitz

Il 16 gennaio è stato presentato a Venezia, presso l’Ateneo Veneto, il libro di Laura Fontana “Gli italiani ad Auschwitz (1943-1945). Deportazioni, lavoro forzato. Un mosaico di vittime”, pubblicato dal Museo Statale di Auschwitz-Birkenau. L’autrice si occupa da anni di storia della Shoah e del suo insegnamento ed è responsabile per l’Italia del Mémorial de la Shoah di Parigi. Il libro ripercorre la vicenda di due gruppi di deportati ebrei e prigionieri politici. Basato su nuove ricerche d’archivio, l’autrice pone l’accento sulle storie di 1200 italiani non ebrei che nel 1944 furono internati e destinati ai lavori forzati. Il risultato è un racconto vivo di molte vicende individuali in cui percorsi di deportazione, esperienze di prigionia e memorie s’intrecciano con alcuni temi centrali per comprendere la storia di Auschwitz.

Numerosi partecipanti hanno assistito alla presentazione animata da Marina Scarpa Campos, Vice Presidente Nazionale “Associazione Figli della Shoah”, Michela Zanon, del Museo Ebraico/CoopCulture di Venezia e Luisella Pavan-Woolfe, direttrice della Sede Italiana del Consiglio d’Europa. Ha portato i saluti dell’Ateneo Veneto, il vicepresidente Prof. Filippo Maria Carinci.

headline Venezia 16 gennaio 2022
  • Diminuer la taille du texte
  • Augmenter la taille du texte
  • Imprimer la page

Benvenuti nel sito dell’Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa

L’Italia è uno dei membri fondatori del Consiglio d’Europa e Venezia è un centro culturale riconosciuto in tutto il mondo. E’ crocevia di commerci e civiltà, una delle città più visitate al mondo, punto di incontro di popoli, Paesi e tradizioni. Importante polo accademico, ospita tre università, numerose fondazioni internazionali e centri di ricerca. Venezia aderisce alla rete delle Città Interculturali del Consiglio d’Europa. La rete aiuta le città a esaminare le loro politiche attraverso una lente interculturale e a sviluppare strategie comprensive per gestire la diversità in modo positivo. Venezia è anche una delle quattro città laboratorio della Convenzione Faro in Europa. In questa Città il Consiglio d’Europa si propone di verificare come la società civile e le autorità locali mettano in pratica questa Convenzione relativamente recente in materia di partecipazione democratica al patrimonio culturale. Venezia partecipa all’Itinerario del Patrimonio Ebraico certificato dal Consiglio d’Europa. L’itinerario attraversa la città e fa tappa nell’antico Ghetto, che ha compiuto nel 2016 500 anni, e nello storico cimitero ebraico. In altre parole, Venezia è un’officina ed un banco di prova per certe politiche e alcuni programmi particolarmente significativi ed innovativi del Consiglio d’Europa.

L’Ufficio si trova nel cuore della Città, in Piazza San Marco nelle Procuratie Vecchie. Supporta la sede centrale di Strasburgo nell’organizzazione di attività che vanno dalla cultura, al patrimonio culturale, alla formazione in materia di diritti umani e di democrazia.

Vi invito a navigare nel sito. Troverete informazioni sulle nostre attività presenti e passate, notizie e articoli sull’Ufficio e sul Consiglio d’Europa.

 

Mario Schwetz

Direttore Sede italiana del Consiglio d'Europa