Gravi preoccupazioni persistono relativamente alla situazione dei diritti umani nelle aree interessate dal conflitto armato tra la Federazione russa e la Georgia di agosto 2008, secondo un rapporto della Segretaria generale Marija Pejčinović Burić presentato al Comitato dei Ministri il 19 Aprile.
Il rapporto biennale (che copre il periodo novembre 2022 – marzo 2023) sul conflitto in Georgia ha evidenziato che le questioni principali riguardanti i diritti umani e la situazione umanitaria nelle aree interessate da conflitti continuano a registrare scarsi progressi. Diverse restrizioni alla libertà di movimento e l’accesso all’istruzione e alla sanità rimangono una grave preoccupazione, anche in relazione al loro impatto sui gruppi vulnerabili.
Quanto ai continui impedimenti da parte della Federazione russa a una risoluzione pacifica del conflitto, alla sicurezza e alla stabilità nella regione nel suo complesso, la Segretaria generale ha accolto con favore i continui sforzi e iniziative della Georgia volti a promuovere il dialogo e la riconciliazione, nonché l’accesso gratuito all’assistenza sanitaria, all’istruzione e ad altri benefici sociali per tutti i residenti delle regioni georgiane di Abkhazia e Ossezia del Sud, come anche i loro sforzi ad affrontare le esigenze degli sfollati interni.
Durante il periodo in esame, le attività operative sulle misure di rafforzamento della fiducia sono state portate avanti. Il rapporto nota, ad esempio, che gli esperti degli archivi di entrambi i lati della linea di confine amministrativa (ABL) hanno continuato a lavorare online e si sono riuniti di persona per la prima volta dall’emergenza della sanità pubblica causata dal Covid-19. Sono stati compiuti degli sforzi per facilitare il dialogo tra gli psicologi specializzati in traumi di guerra e per la prevenzione della violenza basata sul genere su entrambi i lati dell’ABL. Lo sviluppo di ulteriori iniziative prosegue in stretta collaborazione con l’Ufficio del Ministero di Stato della Georgia per la Riconciliazione e l’Uguaglianza civica.
La Segretaria generale ha sottolineato che la continua presentazione dei suoi rapporti periodici sul conflitto in Georgia al Comitato dei Ministri resterà una delle principali priorità.
