Indietro Congresso dell’Aia 75 anni dopo: serve volontà politica per garantire la durata della cultura del multilateralismo

Congresso dell’Aia 75 anni dopo: serve volontà politica per garantire la durata della cultura del multilateralismo

Settantacinque anni fa, più di 750 delegati provenienti da tutta Europa parteciparono agli storici passi avanti verso l’unità europea al Congresso d’Europa dell’Aia. In questo scenario, il 2 marzo si è tenuto un evento speciale al Palazzo della Pace all’Aia durante il quale si è riflettuto sull’equilibrio geopolitico nelle odierne relazioni internazionali, soprattutto a seguito della guerra di aggressione da parte della Russia contro l’Ucraina.

“75 anni fa, in un momento in cui l’Europa era ancora in rovine e piangeva la morte di milioni di persone, dopo la terribile Seconda Guerra Mondiale, centinaia di politici, scienziati, giornalisti, scrittori e altri si riunirono qui all’Aia nel cosiddetto ‘Congresso dell’Aia’ per discutere i possibili schemi di un’architettura europea multilaterale del dopoguerra ed evitare che iniziasse una nuova, terza e possibilmente ultima Guerra Mondiale sul suolo europeo”, ha affermato il Presidente dell’APCE, Tiny Kox, nel discorso di apertura.

“Siamo qui per parlare delle sfide affrontate dal multilateralismo europeo e di come il vertice del Consiglio d’Europa che si terrà a Reykjavik a maggio possa contribuire a rafforzare e, se necessario, a reinventare un multilateralismo efficace e basato sulle regole per proteggere i diritti e le libertà fondamentali dei nostri 700 milioni di cittadini e delle nostre strutture democratiche”, ha aggiunto.

“Il Consiglio d’Europa è nato dalla straordinaria ambizione, determinazione e visione di coloro che si riunirono all’Aia nel 1948. Da allora, l’espansione delle istituzioni europee ha portato ad un periodo di pace e prosperità senza precedenti per i paesi che vi hanno aderito”, ha affermato la Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, rivolgendosi ai partecipanti. “Ma la storia ci insegna che non possiamo dare nulla per scontato. E oggi non c’è dubbio: il sogno europeo è in pericolo. La brutale, illegale e continua aggressione da parte della Federazione russa contro l’Ucraina ne è la prova”.

Ciò che non deve essere messo in discussione è il multilateralismo stesso, ha aggiunto Pejčinović. “I leader del Congresso d’Europa ne compresero l’importanza. Quando sostenevano la condivisione della sovranità, sostenevano la necessità di una cooperazione internazionale, accogliendo l’opportunità di lavorare insieme per la risoluzione dei problemi e di raggiungere obiettivi più grandi e superiori. Può durare questa cultura del multilateralismo? Certamente. Durerà? È una questione di volontà politica”, ha aggiunto.

Franc Weerwind, Ministro neerlandese per la Protezione giuridica, ha sottolineato che “oggi più che mai dobbiamo essere uniti come europei. Dobbiamo renderci conto che abbiamo fatto degli enormi passi avanti negli ultimi settantacinque anni. Passo dopo passo, accordo dopo accordo, convenzione dopo convenzione, abbiamo lavorato insieme per raggiungere un maggiore livello di protezione. Ora che queste conquiste vengono messe alla prova, è nostro dovere sostenerle, apprezzarle e, soprattutto, sfruttarle al meglio”.

L’evento è stato organizzato dalla delegazione neerlandese dell’APCE, dal Ministro degli Affari esteri neerlandese e dall’Istituto Clingendael.


 Discorso della Segretaria generale Marija Pejčinović Burić

APCE L'Aia 3 marzo 2023
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