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"Gente in movimento: una sfida per i diritti umani e i sistemi sanitari”, è il titolo dell'8ª Conferenza dei Ministri europei della Salute, che avrà luogo a Bratislava nel mese di novembre. Il tema principale della conferenza è la migrazione/mobilità, ma tratterà anche due importanti questioni secondarie: l'impatto della migrazione/mobilità sui diritti dei pazienti e l'impatto della migrazione/mobilità sui sistemi sanitari.
Oltre alla presenza di un comitato organizzativo e scientifico, la conferenza vedrà la partecipazione di alcuni esponenti in rappresentanza di quarantanove paesi, tra cui il Giappone, il Canada e gli Stati Uniti.
Per il Consiglio d'Europa, la salvaguardia e la promozione della salute sono due linee d'azione sulle quali fondare una politica europea per la sanità basata sull'etica. Questa politica può essere perseguita attraverso la combinazione di diversi fattori come i diritti umani, la coesione sociale, i programmi sanitari, l'armonizzazione delle politiche sanitarie degli stati membri relativamente alla sicurezza e alla qualità, lo sviluppo dell'educazione preventiva in materia di medicina e sanità e ancora la promozione dei diritti dei pazienti, dell'accesso alle cure mediche, della partecipazione dei cittadini e della tutela dei gruppi vulnerabili.
No ad una sanità al ribasso per i meno abbienti
Il diritto alla tutela della salute è al centro delle attività condotte dal Consiglio d'Europa in ambito sociale. I rappresentanti nazionali dei quarantasette stati membri collaborano con degli specialisti nell'ottica di fissare delle garanzie minime necessarie per salvaguardare i diritti dei pazienti e, di conseguenza, i diritti umani a livello europeo.
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